La storia del gruppo Théa è strettamente legata alla famiglia Chibret, famiglia che ha lasciato un segno nell'oftalmologia europea contribuendo alla scoperta e alla diffusione di nuove soluzioni terapeutiche in oculistica. Il gruppo Théa ha una storia unica ed è rimasto fedele alla tradizione familiare: sei generazioni di Chibret, personalità forti che hanno condiviso la stessa energia e la stessa passione per la ricerca e l'oftalmologia. Passione che continua ancora oggi.
Oggi Théa è uno dei principali attori dell’industria farmaceutica europea ed è il primo gruppo indipendente in Europa in oftalmologia.
La storia della famiglia Chibret in Oftalmologia, ha inizio alla fine dell’Ottocento (1852-1870) con Paul Chibret, medico militare che nell’agosto del 1871 durante una campagna militare nella Kabylia dell’est (Algeria), contrasse il tracoma a seguito del quale divenne quasi cieco. A seguito di questo episodio, tornò in Francia per sottoporsi nelle principali cliniche oftalmiche di Parigi, alle cure del professore polacco Galezowsky con l’assistenza del Professor De Wecker. Paul Chibret si promise che se mai fosse guarito, avrebbe dedicato la propria carriera all’oftalmologia. Fu così che nel 1875 lasciò Parigi e la carriera militare per tornare alla sua nativa Alvernia: a Clermont-Ferrand aprì un ambulatorio privato e inaugurò il reparto di oftalmologia dell’ospedale Hotel-Dieu. Oltre al suo lavoro quotidiano, Paul Chibret si appassionò alla ricerca e all’osservazione e trattamento delle diverse patologie oculari dei suoi pazienti. Paul Chibret è stato un illustre medico, chirurgo, ricercatore ed inventore.
Alla fine del Diciannovesimo secolo, con il trionfo della scienza e grazie ai numerosi congressi e alla nascita di società e accademie scientifiche, iniziò a crearsi uno scambio tra gli specialisti di tutta Europa. Paul Chibret cominciò ad attraversare l’Europa partecipando a congressi e lezioni: effettuò numerosi interventi in Russia e in Polonia e iniziò un'ampia corrispondenza con i suoi colleghi oculisti. Senza dubbio è stato grazie a Paul che la famiglia Chibret deve la sua vicinanza agli oftalmologi europei. Durante il Congresso di Amsterdam nel 1878, Paul Chibret e il collega Dr. Martin cercarono di creare una società scientifica di oftalmologia francese. Il primo tentativo fallì, ma qualche anno dopo, il 29 gennaio 1883, il progetto ebbe un’evoluzione positiva e nacque così a Parigi la Società francese di Oftalmologia (SFO).
Le opere scientifiche di Paul Chibret sono importanti e coprono vari campi dell'oftalmologia. Tra le sue invenzioni ricordiamo l’oftalmometro cromatico che sfrutta la luce polarizzata. Questo strumento semplice, poco costoso e di piccole dimensioni (20 cm), consente di ottenere 2700 sfumature di colore per rilevare le discromatopsie come il daltonismo. Con il suo lavoro Paul Chibret ha promosso una metodologia per misurare l'astigmatismo e ha dato il nome alla schiascopia (particolare esame oftalmologico, rivolto a determinare il grado di rifrazione dell’occhio). Paul Chibret ha inventato una siringa per l'iniezione e l'aspirazione simultanea delle masse corticali nella camera oculare posteriore dopo un intervento di cataratta. Si è inoltre interessato a problemi d’infezione e tecniche asettiche: nel 1891 presentò alla Società Francese di Oftalmologia (SFO) una relazione sulle infezioni batteriche della congiuntiva e nel 1896 uno studio sul tracoma. Paul Chibret, già all’epoca raccomandava precauzioni prima, durante e a seguito dell’intervento chirurgico, al fine di ridurre i rischi di endoftalmite. Paul Chibret mente europea creativa, indipendente ed originale ha avuto un impatto profondo sulle generazioni successive della famiglia.
Henry Chibret nacque a Clermont- Ferrand da una famiglia di farmacisti e spronato dallo zio Paul, si appassionò allo sviluppo e alla produzione di formulazioni oftalmiche. Henry strinse amicizie e solide relazioni professionali con illustri nomi dell’oftalmologia europea e fondò nel 1902 i Laboratoires Chibret. All’epoca la farmacopea non disponeva di una grande quantità di principi attivi per i preparati oftalmici, esistevano solo sali minerali e alcaloidi, per questo motivo i Laboratoires Chibret, così come i concorrenti francesi ed esteri, ebbero una crescita modesta.
Lo sviluppo dell’industria farmaceutica in campo oftalmologico ci fu dopo la Seconda Guerra Mondiale. I primi prodotti Chibret di successo, consentirono ad Henry di allargare l'attività, così come lo zio Paul, Henry preferì gli unguenti oftalmici in quanto all’epoca i colliri presentavano ancora problemi di sterilità e stabilità: gli unguenti grazie alla vaselina, un petrolato inventato nel 1872, avevano una durata d'azione più lunga rispetto ai colliri ed erano meno soggetti a contaminazione batterica. Laboratoires Chibret facevano uso per il confezionamento dei prodotti, di tubetti flessibili di metallo, alluminio puro o piombo.
Il confezionamento dei farmaci ha rappresentato, nel corso della storia, una vera sfida tecnica nel settore. Sacchetti in pelle scamosciata per confezionare i vasi di arenaria e terracotta, vasi in legno, bicchieri di varie forme e dimensioni. Questi packaging nel corso dei secoli si sono evoluti per soddisfare gli standard di igiene e qualità sempre più esigenti. Solo la seconda metà del XX° secolo è stata l'epoca d'oro del vetro per utilizzi farmaceutici, questo materiale muoveva i primi passi all'epoca di Henry Chibret, ma i contenitori in vetro si sono diffusi lentamente nel confezionamento dei colliri.
Nel 1943, Jean Chibret dopo la scomparsa del padre Henry Chibret, conferì una dimensione nazionale ed internazionale ai Laboratoires Chibret che ben presto diventarono azienda leader in Europa, Medio Oriente ed Africa. Jean Chibret apparteneva alla generazione di farmacisti della famiglia, era un visionario e un imprenditore instancabile che ha lasciato il segno come innovatore del settore, sviluppando, nell’arco di vent'anni, un'intera gamma di colliri e unguenti oftalmici. I Laboratoires Chibret sono diventati leader nella maggior parte delle classi terapeutiche dell’oftalmologia introducendo numerose innovazioni come antibiotici e corticosteroidi. All’epoca divennero una delle realtà più importanti al mondo, lavorando a stretto contatto con ricercatori accademici, in particolare con l'Università di Clermont-Ferrand. Nel 1946, Jean Chibret visitò i laboratori Merck negli Stati Uniti allacciando stretti contatti con loro. Inizialmente acquistò la loro licenza per la streptomicina e poi per i corticosteroidi: nel 1950 lanciò il primo collirio a base di cortisone, prima l’idrocortisone e poi il desametasone. Questi prodotti rivoluzionarono la cura delle infiammazioni oculari. Oltre alla ricerca sulle molecole, Jean Chibret si interessò molto al confezionamento e all’informazione scientifica.
Jean Chibret fu infatti il primo a comprendere l'importanza della comunicazione audiovisiva e iniziò così un'ampia produzione di filmati a scopo formativo degli oculisti: con l’aiuto di grandi nomi in oftalmologia, furono prodotti oltre 200 filmati. Aprì così l'Istituto Chibret, il più grande centro di documentazione mondiale, frequentato da classi intere di giovani specialisti. Pubblicò inoltre la rivista Chibret che veniva inviata a 15.000 oftalmologi. Ben presto, il nome Chibret divenne sinonimo di rigore, etica e qualità. Naturalmente, restando fedele alla tradizione di famiglia, s’interessò al tracoma e sostenne numerosi team di ricerca scientifica.
Non disponendo delle risorse finanziarie necessarie a garantire la distribuzione su scala mondiale dei suoi prodotti, nel 1969 entrò in partnership con i laboratori americani MSD che sarebbero diventati successivamente azienda leader per i farmaci oftalmici, soprattutto grazie all’introduzione sul mercato di alcune importanti innovazioni per il glaucoma. Allo stesso tempo, MSD rese la regione di Clermont-Ferrand un importante centro di ricerca e produzione.
Dopo aver studiato farmacia a Clermont-Ferrand e Tolosa con quella che diventerà sua moglie, Marguerite Delcher, Jean Chibret diede, dopo la seconda guerra mondiale, una dimensione nazionale e internazionale ai Laboratoires Chibret. Imprenditore visionario e instancabile, Jean insieme a suo fratello René, fu un industriale innovativo che in due decenni, sviluppò un'intera gamma di colliri e unguenti oftalmici. I Laboratoires Chibret divennero azienda leader nella maggior parte delle classi terapeutiche in oftalmologia.
Jean Chibret trasmise ai suoi due figli, Henri e Jacques, la sua passione nell’imprenditoria, nell’innovazione e nell’esportazione. Nel 1974 grazie a Jacques Chibret nacque Byophisic Medical. Grazie a studi che furono condotti in collaborazione con il Dipartimento di Oftalmologia dell'Ospedale Universitario di Clermont-Ferrand, iniziò la commercializzazione di un apparecchio automatizzato in elettrofisiologia. Il Prof. Jean Haut e il Dr. Poujoul permisero a Byophisic Medical di sviluppare la tecnica allora emergente degli ultrasuoni. Jean Haut e Florence Pinon ebbero un ruolo decisivo nello sviluppo del primo laser oftalmico europeo ad argon per il trattamento delle retinopatie. Con il Pr. Aron Rosa nel 1983 fu sviluppato il primo Yag laser per il trattamento della cataratta secondaria.
Inoltre con il Prof. Bruhat di Clermont-Ferrand, Jacques Chibret iniziò lo sviluppo del primo laser CO2 per la chirurgia laparoscopica in ginecologia. Sotto la guida di Jacques, Biophysic Medical divenne il leader mondiale nell'ecografia oftalmica e il numero due nel laser.
Come per i Laboratoires Chibret, anche Biophysic Medical raggiunse negli anni '80, la soglia critica di espansione. Per diventare un importante attore nel mercato statunitense che rappresentava circa il 70% del mercato globale, Biophysic Medical entrò in partnership con il gruppo francese Synthelabo biomedica attraverso il suo principale azionista L'Oreal. Nel 1984 nacque Biophysic Medica USA.
Jacques Chibret credette fermamente nel laser ad eccimeri per la chirurgia corneale refrattiva e così sviluppo con il Dr. Philippe Crozafon e l'Università di Nizza, il primo prototipo. Purtroppo questo progetto fu interrotto dalla tragica scomparsa di Jacques in Africa nel febbraio 1989.
Sotto la guida di Jacques Chibret, Biophysic Medical diventa il leader mondiale nell'ecografia oftalmica e il numero due nel laser. Questo successo è raggiunto attraverso l'analisi approfondita delle aspettative dei medici. Jacques Chibret costituì un team multidisciplinare che gli consentì di mescolare competenze e know-how: collaborò insieme ai principali ricercatori dei più svariati settori (tubi, fibre ottiche, micromeccanica, microelettronica, ecc.). Il risultato di questo lavoro collegiale furono rivoluzionarie macchine per l'imaging medicale prodotte a Clermont-Ferrand e che furono poi vendute in tutto il mondo.
Henri Chibret dopo aver studiato farmacia a Clermont-Ferrand e un anno in Nord America nello stato di New York e nel Quebec, è stato incaricato nel 1965, nella direzione di tutte le attività di "esportazione" Laboratories Chibret.
Una delle sue priorità è stata quella di portare i Laboratoires Chibret in Germania e nei paesi emergenti del Golfo Persico, Iran, Iraq e Arabia Saudita.
Dopo la vendita di Laboratoires Chibret a Merck nel 1969, Henri Chibret ha continuato per alcuni anni la sua carriera alla Merck di Bruxelles, poi a Ferlux e a Clermont-Ferrand.
Nel 1978, ha creato i laboratori Transphyto sviluppando nuove molecole oftalmiche. I Laboratori Transphyto divennero grazie ad una strategia innovativa, una delle prime start-up francesi: le sue innovazioni erano infatti prodotte e commercializzate da laboratori francesi o stranieri, i cui ricavi venivano garantiti da royalties e dalla vendita di materie prime brevettate. La seconda originalità di Transphyto fu quella di esternalizzare la maggior parte delle attività di ricerca utilizzando i migliori Istituti di ricerca. Ad esempio la collaborazione con il Prof. Philippe Lapalus della Facoltà di Nizza e poi con Pierre-Paul Elena (Iris-Pharma), si è dimostrata preziosa nel campo della tossicologia e della farmacologia.
I principali partner di Transphyto sono stati Allergan, Ciba-Vision, MSD. Questa strategia si è tradotta in un'ottima performance in Ricerca e Sviluppo, ma non consentì a Transphyto di diventare un laboratorio riconosciuto dagli oftalmologi, in quanto l'azienda risultava d'altra parte, troppo dipendente dai suoi licenziatari. Così nel 1994, Henri creò i Laboratories Théa, il gruppo Théa che commercializza i nuovi prodotti di Transphyto, prima in Francia e poi in tutta Europa. Lo sviluppo di Laboratoires Théa è basato (come quello dei Laboratoires Chibret e Biophysic Medical) sulla priorità data all'innovazione, in particolare nelle aree della secchezza oculare, infezioni erpetiche, allergia, glaucoma e infezioni oculari. Henri Chibret ha lanciato formulazioni in gel per l'occhio secco e il glaucoma. Ha introdotto sul mercato anche l’azitromicina in collirio indicata per il trattamento di congiuntivite e tracoma, il tutto in linea con la ricerca portata avanti 140 anni prima da Paul Chibret.
Nel 2004, Théa ha acquistato da Merck diversi colliri che erano stati all’epoca lanciati da Jean Chibret a completamento della gamma Théa disponibile sia in Francia che all'estero. Henri si è posto tre obiettivi: accelerare gli sforzi nella ricerca, perseguire l'europeizzazione dell'azienda (Théa è il primo laboratorio europeo indipendente di oftalmologia) e dare continuità familiare all’azienda scegliendo suo nipote Jean-Frédéric Chibret alla guida dell’azienda.
Henri Chibret, continuando la tradizione di famiglia nella battaglia ai conservanti, sviluppa una nuova confezione di collirio. Nel 1996, lancia il primo flacone multidose senza conservanti ABAK® che grazie alla sua membrana filtrante, garantisce sterilità al collirio fino a 3 mesi. Ironia della sorte, Henri Chibret ha eliminato i conservanti nelle formulazioni oftalmiche che suo padre aveva introdotto al fine di evitare la contaminazione batterica nei colliri.
Dal 2008 Jean-Frédéric Chibret è Presidente di Laboratoires Théa ed è alla guida del gruppo Théa al fianco di Henri Chibret.
Dopo una formazione commerciale e un apprendistato di due anni nella filiale spagnola, Jean-Frédéric è coinvolto nel business internazionale che gradualmente ha portato alla costituzione di nuove filiali in Germania, Gran Bretagna, Irlanda, Polonia e Grecia e a strutturare una rete vendita esclusiva in Africa e nel Maghreb.
Nel 2009, Jean-Frédéric ha acquisito numerosi prodotti oftalmici da Novartis aprendo a Théa la porta di molti paesi come la Russia. Due anni dopo, nuove acquisizioni gli hanno permesso di aprire nuovi filiali in Svezia, Norvegia, Finlandia, Danimarca, Austria e Turchia introducendo, anche in questi paesi, le innovazioni derivanti dalle sue ricerche. Jean-Frédéric Chibret ha garantito una rapida espansione dell'azienda, facendo diventare il gruppo un attore chiave nell'oftalmologia europea. Oltre alle filiali, Théa distribuisce i prodotti in oltre 65 paesi in tutto il mondo. Ha consolidato la presenza del gruppo nel Maghreb e nell'Africa sub-sahariana, senza dimenticare l'America Latina. Questa espansione territoriale è combinata con un ampliamento della gamma Théa.
Il desiderio di Jean-Frédéric è infatti quello di essere in grado di offrire all'oculista la gamma più completa di prodotti possibili: nel campo della diagnosi, della chirurgia e dei trattamenti terapeutici. La ricerca e lo sviluppo tecnologico, insieme ad una politica di acquisizione mirata, diventano leve importanti per soddisfare tutte le aspettative degli oculisti. Con Théa, il modello di azienda familiare, dimostra ancora una volta di costituire una forma di organizzazione che si adatta perfettamente alle sfide del nostro tempo. La sostenibilità del gruppo Théa si basa su una buona salute economica e sullo sviluppo di innovazioni, ma soprattutto sulla capacità e la volontà della famiglia di continuare ad investire.
Presidente di Laboratoires Théa dal 2008, Jean-Frédéric Chibret è ora al fianco di Henri Chibret che rimane a capo del gruppo Théa. Il desiderio di Jean-Frédéric è di combinare l'espansione territoriale con un ampliamento della gamma prodotti e offrire così all’oculista un ampio portfolio, sia nel campo della diagnosi, della chirurgia e dei trattamenti terapeutici. Lo sforzo nella ricerca e l'osservazione tecnologica del Laboratoires Théa, insieme a una politica di acquisizione mirata, rappresentano leve importanti per soddisfare tutte le aspettative dei professionisti.