Le manifestazioni allergiche sono notevolmente aumentate negli ultimi anni e circa il 30-50% della popolazione è affetta da questa problematica. L'occhio, a diretto contatto con l'ambiente esterno, è molto spesso colpito da reazioni allergiche, generalmente le allergie oculari si manifestano in soggetti che hanno già un’allergia di base e che sviluppano una serie di fastidi che possono coinvolgere, oltre l’apparato visivo, anche le vie respiratorie (rinite, asma) e la cute (orticaria, dermatite, eczema). Si stima che circa il 40-60% degli individui con problemi di allergia presenti anche i sintomi di allergia oculare.
Le allergie oculari interessano la congiuntiva (congiuntivite allergica). La congiuntiva è altamente irrorata da vasi sanguigni e presenta i mastociti (cellule contenenti istamina, molecola coinvolta nella reazione allergica). Quando gli occhi sono esposti alle sostanze che possono provocare allergia (allergeni), l’organismo produce anticorpi. Se gli allergeni vengono a contatto nuovamente con gli anticorpi presenti sulla congiuntiva, i mastociti sono indotti a liberare l’istamina e altre sostanze infiammatorie che causano i sintomi della congiuntivite allergica. Le conseguenze, a causa del fenomeno infiammatorio, sono prurito, bruciore, rossore, lacrimazione, in alcuni casi edema (gonfiore) delle palpebre. Solitamente, entrambi gli occhi sono colpiti da reazione allergica.
Gli allergeni che provano una reazione allergica possono essere stagionali o perenni. Vanno differenziati, sia perché non hanno lo stesso impatto sugli individui sia perché sono trattati diversamente. I pollini sono gli allergeni più spesso implicati nella congiuntivite allergica stagionale. Le stime dicono che tra il 10% e il 40% della popolazione mondiale abbia un'allergia ai pollini in primavera, una stima che è aumentata negli ultimi 30 anni. Gli allergeni perenni sono invece responsabili delle forme croniche di allergia. Questi sono ad esempio gli acari, la polvere, il pelo di animale e le muffe, il che spiega il fenomeno dei sintomi permanenti. Gli inquinanti atmosferici, come l'ozono o i fumi, sono inoltre sempre più responsabili nel promuovere reazioni allergiche, intensificando l'irritazione e infiammazione oculare.
Infine, una familiarità con patologie allergiche può anche spiegare l’insorgenza di alcune patologie oculari, così come la reazione a sostanze come cosmetici o lenti a contatto. Va notato che le persone che soffrono di allergie alimentari (pesce per esempio) o che sono allergiche a punture di insetti o penicillina, non hanno sintomi oculari.
La congiuntivite allergica è l'allergia oculare più comune negli adulti e nei bambini. Si manifesta come reazione di ipersensibilità agli allergeni ambientali. Riguarda un’infiammazione della congiuntiva, vale a dire la membrana che circonda la parte bianca dell'occhio. La congiuntivite allergica si manifesta prettamente in due condizioni: acuta e cronica.
La forma allergica acuta si contraddistingue da un esordio acuto che provoca edema (gonfiore) congiuntivale e palpebrale. La congiuntivite allergica stagionale è una forma acuta, causata da ipersensibilità ai pollini ed è caratterizzata da un attacco allergico predominante in primavera e all'inizio dell'estate. Il resto dell'anno, le persone affette da congiuntivite allergica stagionale, vedono i loro sintomi diminuire o scomparire. Questa forma è molto spesso correlata alla rinite allergica.
La forma allergica cronica, si manifesta con sintomi meno irruenti, ma persiste per lunghi periodi di tempo. I sintomi del processo cronico sono maggiormente diffusi ed è associata frequentemente agli allergeni presenti in casa e nei luoghi di lavoro, agli allergeni ambientali e sostanze inquinanti.
I sintomi caratteristici della congiuntivite allergica sono molto fastidiosi: prurito, occhi rossi, in alcuni casi lacrimazione eccessiva e in altri secchezza oculare, fotofobia ovvero aumento della sensibilità alla luce e sensazione di corpo estraneo, spesso descritta come "un granello di sabbia" negli occhi.
La congiuntivite allergica colpisce entrambi gli occhi. A differenza della congiuntivite batterica e virale, la congiuntivite allergica non è contagiosa.
In tutti i casi, è necessario consultare un medico per determinare il tipo di congiuntivite e il trattamento appropriato. Il primo accorgimento è allontanare gli allergeni che causano la reazione allergica. Evitare il contatto è sicuramente la strategia più immediata ed efficace, per esempio se si soffre di allergia al polline, sarebbe opportuno non recarsi all’aperto nei momenti della giornata ad alta concentrazione di queste sostanze e proteggersi con occhiali per evitare la penetrazione diretta dell’allergene nell’occhio. Per quanto riguarda i trattamenti sono disponibili colliri a base di antistaminici e colliri ad azione multipla che stabilizzano le mastocellule impedendo il rilascio di istamina, molecola coinvolta nella reazione allergica; l’utilizzo delle lacrime artificiali in aggiunta al trattamento antiallergico, aiuta ad allontanare gli allergeni dall’occhio e a contrastare la secchezza e l’irritazione della superficie oculare. I colliri a base di corticosteroidi possono essere utili a ridurre i sintomi, ma bisogna evitare lunghi periodi di utilizzo a causa degli effetti collaterali. In alcuni casi specifici, si rende indispensabile, sempre previa indicazione medica, l’utilizzo di una terapia sistemica a base di farmaci antistaminici e corticosteroidi.
La cheratocongiuntivite allergica è un’altra forma di reazione allergica oculare. Molto meno frequente, questo tipo di problematica può causare danni oculari più gravi. La cheratocongiuntivite di Vernal, nota come congiuntivite infantile, è una forma di grave congiuntivite allergica nei bambini. Colpisce soprattutto ragazzi, dai 4 anni e spesso fino alla pubertà e tre pazienti su quattro hanno una storia di atopia. È una reazione di ipersensibilità ai fattori ambientali, ma anche la predisposizione genetica sembra essere responsabile di questa patologia.
L'allergia può anche manifestarsi alle palpebre. Molto spesso si manifesta come un eczema palpebrale, ma è frequente trovare molteplici meccanismi responsabili della blefarite cronica (infiammazione delle palpebre) nell'adulto, in cui la componente allergica svolge un ruolo importante.